martedì 6 maggio 2014

Libertà nella rete o libertà dalla rete? Verso una pedagogia libertaria e digitale

Mercoledì 7 maggio alle ore 17 un audace dibattito sulla possibilità di aprire un confronto tra la pedagogia libertaria e quella digitale verrà proposto dal Laboratorio di Tecnologie Audiovisive dell'Università Roma 3. "Libertà nella rete o libertà dalla rete? Verso una pedagogia libertaria e digitale": questo il titolo del quinto appuntamento dedicato ai temi della scuola e del digitale, trasmesso in diretta streaming tramite Hangout su Google+. Interverranno Antonio Saccoccio (insegnante di materie letterarie nei licei, studioso, teorico e attivista nel campo delle avanguardie, collabora con l’Università di Tor Vergata di Roma) e Filippo Trasatti (docente di filosofia e storia in un liceo del milanese, autore di varie pubblicazioni sul pensiero libertario e sulla questione animale, collabora con l’Università statale di Milano per i laboratori delle scuole di specializzazione per l’insegnamento). Conduce Roberto Maragliano.
Lo streaming avverrà sia sulla pagina Google+ dedicata all’evento, sia sul canale ufficiale YouTube di LTA. Nel corso dell’hangout sarà possibile porre domande, questioni e osservazioni scrivendo su tutti gli spazi web indicati (Google+, YouTube, Twitter e la pagina Facebook del nostro laboratorio).
Si metteranno in discussione i paradigmi tipografici e autoritari su cui poggia ancora oggi la scuola, ma si parlerà anche di OCSE-PISA e INVALSI, si criticherà la valutazione scolastica, gli esami, il culto della meritocrazia.
Qui alcune osservazioni di Saccoccio e Trasatti, tratte dai saggi contenuti nel volume F. Ferrer Guardia, La Scuola Moderna: verso un'educazione senza voti né esami (2014, Avanguardia 21 Edizioni)
L’esame è «un controllo normalizzatore, una sorveglianza che permette di qualificare, classificare, punire. Stabilisce sugli individui una visibilità attraverso la quale essi vengono differenziati e sanzionati». Rende visibili i soggetti, costruisce gli individui attraverso campi documentari (registri, schede, documenti, libretti personali) sempre più accurati, trasforma ogni individuo in un caso. Lo scopo di questa trasformazione è rendere l’uomo economico e calcolabile.
(F. Trasatti)

L’enorme numero di informazioni (e relazioni) disponibili sul web e la possibilità di contribuire direttamente alla costruzione e alla messa in discussione di quelle informazioni (e relazioni) costituiscono un modello di apprendimento sovversivo rispetto a quello dominante. Ivan Illich aveva prefigurato qualcosa di molto simile a tutto questo già all’inizio degli anni Settanta, affermando che la scuola sarebbe stata sostituita da “reti di apprendimento”. 
(A. Saccoccio)

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